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REVOX C270 4 tracce

Fra i tanti apparecchi Revox e Studer a cui ho messo mano, un C270 non era mai capitato. Così il giorno in cui un conoscente mi ha chiesto se ero disposto a revisionare il suo Revox C270 ho preso al volo l'occasione e me lo sono fatto mandare. Purtroppo la macchina era in pessime condizioni: oltre ai classici problemi di un registratore vecchio di 30 anni e oltre, aveva anche le testine completamente usurate; il prezzo del ricambio, trattandosi di testine "a farfalla" marcate Studer, era molto elevato e il proprietario ha deciso di soprassedere alla riparazione.

La macchina tuttavia sembrava interessante e poteva essermi utille per un'idea che avevo in mente, così gli ho chiesto se era disposto a cedermela nelle condizioni in cui era. Ci siamo accordati rapidamente, e sono diventato proprietario di un C270 guasto e con testine a fine vita.

Il Revox C270 si può considerare il "canto del cigno" del marchio. Commercializzato negli anni 80, si posizionava un gradino sopra al già collaudato PR99 come macchina semiprofessionale di fascia alta. Esteticamente si presenta molto simile allo Studer A807: simile - per quanto meno sofisticata - la sezione comandi sulla sinistra, stessi vu-meter con indicatori di picco a LED, varispeed e altre funzioni lo accomunano al più sofisitcato modello da studio. Manca la possibilità di programmare i parametri operativi per via digitale, le velocità sono solo due selezionabili tra 9.5-19-38 cm/s, anche l'equalizzazione è unica (NAB o IEC), la parte elettronica è semplificata. Ciò nonostante, il prezzo era comunque molto elevato posizionandosi a metà strada tra i 7 milioni di lire (circa) del PR99 e i 18-20 dell'A807; un apparecchio decisamente non destinato all'utenza domestica che doveva accontentarsi del più abbordabile B77, già avanti con gli anni.

La cosa più interessante del C270 erano le varie versioni commercializzate, e tra queste quella che ha particolarmente attirato la mia attenzione è stata la 4 tracce 9.5-19 NAB. In effetti, tra i tanti registratori di qualità che si trovano nella mia "flotta", non c'è nessun 4 tracce di alto livello: certo ci sono i soliti Akai GX, potrebbe esserci anche un B77 se sostituissi le testine al 2 tracce, ma nulla di approssimabile ad un apparato semi-pro come poteva essere il C270 una volta rimesso a nuovo. Da qui la decisione di acquistarlo, revisionarlo e sostituire le costosissime e ormai a fine vita teste butterfly originali con una coppia di teste a 4 tracce del tipo comunemente montato sul B77, riconfigurando poi l'elettronica per operare a velocità consumer (9.5-19 cm/s) e con equalizzazione NAB.

 

Revox C270, manuale di servizio: costruzione interna

Come si vede dalla pagina del manuale di servizio, la struttura del C270 è decisamente diversa da quella di B77 e PR99, assimilabile più alla struttura dei modelli a marchio Studer come il B67 per la sezione analogica e l'A807 per la meccanica e la logica di controllo.

La sezione audio si trova dietro al pannello frontale (fig.7), che svitando 4 viti si può sollevare liberando l'accesso alle varie schede (fig.3). Le varie funzioni sono separate in schede distinte: amplificatore di linea, equalizzazione di riproduzione, equalizzazione di registrazione, oscillatore bias, driver di uscita e vu-meter. Le schede possono essere estratte e con un apposito bus extender portate fuori dal rack per misure e regolazioni.

Sul retro una grande scheda in vetronite a doppia faccia (fig.4) supporta alimentazione, tutta la logica di controllo a microprocessore e i driver per i motori delle bobine, mentre una scheda più piccola si occupa del controllo di velocità del motore capstan identico a quello dello Studer A807. 

Vista della scheda principale con alimentatore e microprocessore che gestisce le funzioni della meccanica; in verticale la scheda di controllo del motore capstan.

La prima fase della revisione prevede, come del resto accade per qualsiasi registratore Studer, la sostituzione di tutti i condensatori elettrolitici e di eventuali condensatori a film plastico deteriorati. L'elettronica è complessa, i condensatori sono tanti e il lavoro è lungo; alla fine, dopo aver sostituito anche i cuscinetti dei motori ormai rumorosi e con il grasso solidificato ed aver sostituito vari guasti sparsi per le varie schede, il risultato è un notevole ammasso di componenti da buttare:

I componenti sostituiti nella prima fase della revisione

Una volta finito il lavoro e assicurato il buon funzionamento dell'intera parte meccanica, occorre sostituire le testine. Rimosse le originali butterfly Studer a 2 tracce, monto al loro posto un set completo a 4 tracce da B77, ovviamente va cambiata anche la testa di cancellazione che è in origine una Full Track. Poichè l'elettronica è configurata per gestire una sola traccia di cancellazione, non è possibile separare le funzioni REC/PLAY per i due canali: a differenza del classico B77, che può funzionare sia a 2 canali stereo che con un solo canale alla volta in mono, questo C270 sarà sempre e soltanto un registratore stereofonico, con i canali in registrazione o riproduzione in coppia.

 

Driver per la testa di cancellazione, notare la presenza dei componenti per un solo canale.

Cambio le testine, le allineo (operazione in realtà abbastanza semplice, dato che le teste Revox-Studer hanno un sistema di fissaggio che ne rende la sostituzione molto semplice) e passo alle prime prove.

Revox C270 durante le fasi di taratura

Qui spunta una strana sorpresa: il registratore è stato sicuramente "smanettato" da qualcuno totalmente incompetente in materia, perchè la scheda dell'amplificatore di registrazione monta la rete di equalizzazione 19-38 IEC mentre quella di riproduzione è configurata per 9.5-19 NAB. Immaginiamoci come avra funzionato bene in quelle condizioni...

Le reti di equalizzazione si trovano in due piccole schede montate a "plug-in" su quelle degli amplificatori di registrazione e riproduzione. I circuiti stampati sono uguali per tutte le versioni, quello che cambia sono i componenti montati e i loro valori. Anche se avrei potuto riutilizzare il PCB del modulo di registrazione convertendolo in NAB 9.5-19, ho preferito realizzare due schedine in modo da avere a disposizione le due opzioni complete (NAB lo-speed, IEC hi-speed) nel caso dovessi decidere in futuro di riconvertire la macchina nella versione originale.

Amplificatori di registrazione e riproduzione con i due kit di schede per le equalizzazioni

Sostituite le schede di equalizzazione, è finalmente possibile tarare l'elettronica: riproduzione con equalizzazione NAB alle velocità consumer di 9.5-19 cm/s, registrazione su nastro RTM LPR35. La macchina è finalmente pronta per essere testata.

Il Revoc C270 non delude affatto: pur essendo un 4 tracce, sembra di avere tra le mani un buon registratore a 2 tracce, diciamo un B77. Confrontato con un classico Akai GX il rumore di fondo è nettamente inferiore e la capacità dinamica superiore di svariati dB. Un GX satura in modo udibile alle basse frequenze appena i vu-meter entrano nella zona rossa, con questo ci si può spingere anche a fondo, con i LED di picco +6dB che lampeggiano, senza avvertire apprezzabili alterazioni del suono. La risposta in frequenza si estende oltre i 23KHz a -10VU, e anche a 9.5 cm/s le prestazioni rimangono di tutto rispetto.

Ottimo anche l'utilizzo come lettore per i vecchi nastri commerciali a 4 tracce, la meccanica rispetto all'A807 modificato con testina di lettura aggiuntiva è molto meno "rude", in particolare in avvolgimento veloce e in frenata, e non si rischia di rompere o stirare i nastri più fragili.

Come ha argutamente commentato un amico, questo si può considerare "la Porsche dei 4 tracce".

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