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SONY Betamax SL-F1

Anno 1979; come spesso accade, entro alla GBC di Arezzo a cercare quel componente mancante per costruire l'ennesima diavoleria. Entro e trovo tutti quanti intorno a un oggetto appoggiato su un tavolino davanti alla scaffalatura dei televisori. Mi avvicino e guardo meglio: uno scatolotto grigio con accanto qualcosa che assomiglia a una cinepresa, su un televisore compaiono le immagini dell'interno del negozio.

Miracolo:  un videoregistratore portatile ! Mai visto prima dal vivo uno, solo nelle pubblicità su riviste come Sperimentare e Selezione Radio TV, notoriamente "associate" alla GBC che all'epoca era il principale distributore dei prodotti Sony in Italia. E' molto piccolo se confrontato con i rari videoregistratori che ho visto fino a quel momento, ha un aspetto futuristico e dalle immagini che vedo sullo schermo funziona meraviglisoamente. E' un Betamax Sony SL-F1 !

Chiedo quanto costa: quasi tre milioni (di lire), mi dicono. Tanto, troppo per uno studente dei primi anni di liceo... ci gioco un po', poi lasciando una scia di bava sul pavimento mi dirigo verso il bancone, compro il componente che mi serve, saluto tutti e me ne vado con una punta di invidia verso chi se lo comprerà.

Il Betamax SL-F1 venne presentato nel 1978, e si fece notare subito come prodotto estremamente innovativo. Sostituiva il modello SL3000, nato appena due anni prima ma grosso e pesante più del doppio; due anni di calendario sembravano almeno dieci di progresso tecnologico.

Il SL-F1 è compattissimo e bene ingegnerizzato, nonostante le piccole dimensioni è facile smontarlo e accedere a meccanica ed elettronica per pulizia e manutenzione. La meccanica è totalmente servoassistita, a differenza di quella del SL3000 a comando manuale, ha funzioni di fermo immagine e moviola, un contatore digitale in tempo reale, e accoppiato al modulo timer-tuner TT-F1 diventa un completo videoregistratore da tavolo con tanto di telecomando. I due moduli, collegati tra loro da un apposito cavo, possono essere montati uno di fianco all'altro oppure sovrapposti, per risparmiare spazio.

Scollegato dal modulo timer-tuner, il SL-F1 diventa un completo videorecorder portatile. Una batteria NP1, la cinghia inserita negli appositi agganci, telecamera HVC-3000 o HVC-4000 collegata con un cavo, e via: pronti per fare riprese a colori con una qualità sorprendentemente buona, per essere fatte da una telecamera a tubo.

La telecamera monta un tubo Trinicon, che consente con un unico cannone elettronico la ripresa a colori mantenendo una definzione più che sufficiente per lo standard betamax. Zoom motorizzato, messa a fuoco manuale, bilanciamento del bianco manuale con filtri per le varie condizioni di luce, diaframma automatico o manuale tramite selettore, mirino elettronico per controllare le registrazioni appena fatte. La telecamera è abbastanza leggera e maneggevole da poter essere gestita con una sola mano.

Completa il kit un piccolo televisore da 6 pollici con tubo trinitron modello KV-6000E. La sua estetica si accoppia molto bene con quella del videoregistratore: stessi pulsanti e stesso stile. Ha ingressi video e audio in bassa frequenza, e si può collegare alle uscite del modulo timer-tuner tramite cavi BNC e RCA. La qualità dell'immagine non è eccezionale se confrontata con i trinitron di maggiori dimensioni; la risoluzione lascia un po' a desiderare come la visibilità dell'immagine in condizioni di forte luce ambiente. I colori sono buoni, nel complesso si colloca una spanna sopra alla totalità dei televisorini economici che si potevano trovare nei negozi. Anche il KV-6000 può essere alimentato da una batteria entrocontenuta, in modo da creare un sistema di ripresa completo con possibilità di monitoraggio a colori in tempo reale.

La cosa più incredibile di questo kit è che, pur essendo rimasto fermo per 30 anni nello scantinato di un negozio, appena alimentato ha subito dato segni di vita. E' stato sufficiente pulire la meccanica dal grasso solidificato con un po' di alcool, cambiare la cinghia dello zoom motorizzato della telecamera ormai andata, e ha ripreso a funzionare come se fosse nuovo. Non è da tutti, di solito un videoregistratore fermo da tanto tempo... tende a rimanere nel suo stato di immobilità opponendosi strenuamente a colpi di cinghie rovinate, meccaniche bloccate e condensatori in corto tutti i tentativi di rimetterlo in funzione. Questo invece non ha fatto storie, segno di una costruzione di altissima qualità pensata per durare nel tempo.

 

Interno del televisore KV-6000E Telecamera HVC4000 aperta

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