Contatta Il Nastrone

 

Marantz CP430

 

Fin dalla fine degli anni 70, Marantz aveva in catalogo una serie di registratori portatili a cassette per impiego semi-professionale. Gli apparecchi erano di buona qualità e costruiti in modo robusto e affidabile, adatti ad un utilizzo "sul campo" per registrazioni dal vivo di concerti e interviste. A metà anni 80, venne lanciato un nuovo modello di punta: il CP430, di dimensioni inferiori ai precedenti, più leggero e soprattutto molto più performante.

Sulla carta, il CP430 ha delle prestazioni veramente interessanti: 3 testine, risposta in frequenza dichiarata fino a 18KHz con nastri normali e 20KHz con nastri metal, riduttori di rumore a doppia circuitazione per consentire il tape monitor, un rapporto s/n di 59dB senza Dolby che arriva fino a 80dB con il DBX inserito (ebbene sì: oltre al classico Dolby-B ha anche un compander DBX tipo II), regolazione fine del bias. Tutte caratteristiche degne di un ottimo deck "fisso", peccato solo che non abbia il Dolby C altrimenti sarebbe stato veramente completo.

Pannello dei controlli: selettore nastro, riduttore di rumore con Dolby e dbx, regolazione fine del bias e pitch.

L'esemplare che mi è stato regalato (classica botta di c... ehm... posteriore) dopo anni di abbandono in un magazzino sembra quindi essere degno di attenzione.

Il registratore è sporco e mal messo, ed ovviamente non funziona. La meccanica va a fatica, probabilmente a causa di chinghie e gomme rovinate, per quel poco che riesce a trascinare il nastro è palese il mancato funzionamento di un canale.

Dopo aver reperito il manuale di servizio, scopro con piacere che la costruzione è ben pensata e che aprirlo ed accedere alle parti interne non è il solito "gioco ad incastri" che funesta moltissimi apparecchi portatili. Qualche vite ed è tutto smontato, scopro subito che le cinghie sono completamente andate. Il solito tedesco su ebay mi fa arrivare dopo pochi giorni un kit di cinghie nuove completo, che mi permette di procedere.

Ecco qui il CP430 aperto, con i volani rimossi dalla meccanica per la sostituzione delle cinghie.

CP430 aperto a libro, dalla meccanica sono rimossi i volani per la sostituzione delle cinghie.

L'operazione, come accennato, non presenta difficoltà grazie alla buona ingegnerizzazione dell'apparecchio: poche viti bene individuabili e la meccanica è sistemata. Vedete sotto le cinghie e la loro disposizione. Notare i due piccoli solenoidi (rosso e blu) che vengono attivati in avvolgimento veloce: per quando la meccanica sia a tasti meccanici, una parte è servoassistitia, probabilmente per non complicare troppo le cose con leveraggi e rimandi.

Disposizione delle cinghie

Adesso il trascinamento del nastro è corretto in tutte le sue funzioni, tuttavia l'elettronica continua ad avere parecchi problemi: il canale sinistro è completamente muto, il vu-meter corrispondente non si muove, gli ingressi RCA sembrano non funzionare, i cvari pulsanti e commutatori sono rumorosi, il potenziometro del volume cuffia / altoprarlante interno ha una sezione completamente aperta.

Un esame della scheda principale mostra qualcosa che non promette nulla di buono:

Condensatori elettrolitici Matsushita: hanno sversato acido e corroso piste

Vedete quei due condensatori elettrolitici blu ? Ce ne sono anche altri; sono dei Matsushita, degli anni 70 che si trovano anche su altri apparecchi, in particolare nei Technics (in tutti: amplificatori, registratori a cassetta, nei "nasoni"...) di fine anni 70 - inizio 80 . Hanno la pessima abitudine di perdere acido, che inizia la sua opera nociva ossidando i reofori (si ricoprono di cristalli verdi) e la completa distruggendo le piste dei PCB dove riesce ad arrivare. Ed è esattamente quello che è successo nel CP430: le sostanze uscite da questi condensatori - 7 in tutto - sono colate sopra la scheda e hanno danneggiato delle piste. Rimedio: sostituire i condensatori con altri nuovi e ricostruire con pazienza e pezzetti di filo le piste rovinate.

Adesso il canale sinistro funziona, ed anche gli ingressi RCA sono operativi. Ma rimane il problema del potenziometro del volume cuffia: una delle due sezioni è totalmente aperta. Trovarne un altro uguale è ovviamente impossibile, in vendita ci sono dei modelli simili che comunque obbligherebbero ad una lavorazione dell'alberino per renderlo compatibile con la manopola originale. Prima di ricorrere a questa soluzione, vale la pena di tentare di aprire il potenziomentro per vedere se si può fare qualcosa.

Potenziometro del volume aperto per la riparazione

Incredibilmente... si può: la lamella interna del cursore si è staccata dal supporto in plastica che la unisce all'alberino. Lavorando sotto lente si riesce a posare una goccia di Attack per rimetterla al suo posto, dopo di che si rimonta la traccia resisitiva e si richiude il tutto con un po' di resina bicomponente. Sembra quasi impossibile, ma dopo l'operazione il potenziomentro funziona !

Finalemnte è giunto il momento di riassemblare il tutto.

Assemblaggio senza pannelli esterni e frontale

I due piccoli vu-meter con illuminatore a LED piatto dietro

 Tarature: la scelta è di tarare la posizione centrale del bias e i livelli interni su una TDK AD della stessa epoca. Con questa - peraltro ottima - cassetta, le prestazioni al banco sono eccellenti: registrando a -10VU il punto a -3dB si posiziona tra i 15 e i 16KHz, il che fa supporre che a -20dB si raggiungano o quasi i 18KHz promessi.

All'ascolto non delude per niente: il suono è aperto e brillante, ed allo stesso tempo ben esteso in basso. Il confronto in tempo reale tramite il tape/source monitor conferma che le differenze tra originale e registrazione sono minime, e con il DBX inserito non si avverte praticamente alcun soffio di fondo. La meccanica è agile e silenziosa, i tasti sono intuitivi e reagiscono alla pressione senza sforzo. Molto ben leggibili i vu-meter, per quanto piccoli, dotati di retroilluminazione a LED.

 In conclusione un portatile di lusso, nato per un impiego semiprofessionale e probabilmente molto costoso per l'epoca. Chiaramente non può rivaleggiare con un portatile Nagra o col Sony TC510 a bobine, ma per essere un cassette fa veramente una bella figura.

 

Torna alla pagina principale della Piccola Bottega