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Visita al museo dei mezzi di comunicazione di Arezzo

 

Il prof. Fausto Casi, "patron" del museo, accanto allo Studer A812 appena riportato in sede dopo il restauro.
La macchina in primo piano davanti all'altro registratore Telefunken M15, è un "cembalo scrivano", il primo modello di macchina per scrivere brevettato nel 1855.

Vista di insieme di parte del materiale donato dalla RAI: giradischi EMT, Studer A810, Nagra T-audio, Telefunken M15A. Sullo sfondo numerosi apparecchi radio dei primi decenni del secolo scorso.

Tre Studer A80, uno monofonico e due stereofonici.

Giraffa microfonica completa di carrello. La sua manovra richiedeva due operatori: uno che provvedeva a spostare il carrello, l'altro sulla piattaforma per manovrare i movimenti dell'asta e del microfono direzionale. Sotto: una pianola meccanica, un minicomputer degli anni 70, un enorme diffusore anch'esso proveniente dalla donazione RAI.

Registratore professionale NAGRA III in ottimo stato di conservazione.

Macchine per scrivere di vario genere, tra cui alcuni modelli "primordiali".  

Il calcolo meccanico ed elettronico.

L'era del computer Apple 2e originale completo di floppy drive e stampante, Commodore PET, Vic 20, Macintosh prima serie, hard disk e componenti vari.

Una delle sale dedicate ai ricevitori radio. Notare i numerosi apparecchi con altoparlante a tromba, insieme a modelli più recenti (si può vedere una radio Balilla) accanto alla macchina elettrostatica a dischi.

Uno dei ripiani della vetrinetta dedicata alle valvole, ai tubi a raggi catodici e raggi X

In una parte dell'area didattica si trovano i trasformatori di Tesla, il telegrafo e la radio a galena. Sono installati in una apposita sala interattiva dove è possibile fare alcuni esperimenti di ottica, cinematografia ed elettrotecnica.

Un pezzo unico: trasmettitore radiotelegrafico costruito dalle Officine Marconi all'inizio del XX secolo. Sulla sinistra un bellissimo altoparlante a membrana con amplificatore a valvole nella base. 

Altri radioricevitori dei primi anni del '900.

Quando il cinema era... la lanterna magica.

Stazione di radioamatore messa a disposizione delle autorità durante l'alluvione di Firenze del 1966.

Questo "meccanismo sincronico" è stato progettato da Galileo Galilei e mai realizzato perchè i disegni erano andati perduti. Sono stati fortunatamente ritrovati di recente ed in base ad essi è stato realizzato questo modello perfettamente funzionante, in pratica si tratta del primo meccanismo di orologio a pendolo della storia.

Juke-box meccanico: la manopola permetteva di selezionare il disco che veniva posizionato sul piatto, inserendo la moneta si sbloccava il meccanismo e il grammofono a tromba suonava la musica scelta.

 

Particolare del meccanismo con il fonorivelatore a membrana e il braccio - condotto acustico.

Nuovo Cinema Paradiso... proiettore cinematografico nella sala dedicata al cinema.

Ricostruzione della cabina radio del Titanic, per il centenario dell'incidente.
Mostra temporanea fino al 20 Aprile 2013.

La carrellata è finita, se volete vedere tutto il resto (e garantisco che c'è veramente tanto da vedere, se dovessi mettere le foto di tutto quanto dovrei riempire un server...) non avete da fare altro che programmare una gita da queste parti.

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