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PIONEER

Anche Pioneer, marchio tra i più noti degli anni 80 (chi aveva "lo stereo", quello con il mobiletto di legno con lo sportello di vetro, aveva Technics o Pioneer: non si scappava !) si è espresso meglio con i registratori a cassetta che con i bobine. Tuttavia almeno un paio di modelli sono degni di essere nominati: uno "compact" con bobine da 18 cm ed uno "large", dall'aspetto decisamente più moderno, con bobine grandi.

A vista sono macchine compatte, con sviluppo prevalentemente orizzontale ed aspetto decisamente inusuale, soprattutto per il modello maggiore. Entrambi hanno una meccanica a tre motori con quello del capstan servocontrollato ed accoppiato a cinghia; il piccolo è dotato di autoreverse in riproduzione ma può registrare in un solo senso di marcia mentre il modello superiore è un 6 testine completo.

Molto ricercati dagli amanti del marchio.

 

PIONEER RT707
Molto bello con i suoi vu-meter centrali e la possibilità di essere inserito in un rack da 19'', il Pioneer RT707 è il "piccolo di casa". Meccanica abbastanza robusta anche se con qualche cinghia, elettronica un po' datata. Se il trasporto del nastro non è bene allineato può dare problemi di instabilità di contatto nastro-testine, con conseguenti drop-outs del segnale in uscita. Monta le stesse testine della maggior parte dei registratori Teac, facilmente reperibili.
Il doppio pinch roller non è quello che sembra: il trasporto del nastro è delegato al pinch roller destro a cui corrisponde il vero capstan; il sinistro in realtà è solo un roller passivo con una guida.

 

PIONEER RT909
Decisamente più imponente del piccolo RT707, questo registratore ha i classici vu-meter fluorescenti azzurri che troviamo in moltissimi apparecchi Pioneer degli anni 80. Contatore digitale, meccanica derivata da quella del Teac X1000 con doppio capstan e veri tendi-nastro laterali.
Nulla posso dire su come suona, perchè non ne ho mai avuto uno per le mani...

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